Le mangrovie stanno crescendo. I piccoli propagoli piantati a Inhassunge hanno attecchito e stanno dando vita a nuove piantine. “È un ottima notizia – spiega Marco Andreoni, rappresentante di CELIM in Mozambico -, È il segno che sta rinascendo un’area e che, nei prossimi anni, potrà riformarsi un habitat naturale che permetterà al territorio di resistere maggiormente ai cambiamenti climatici”.

Le attività di riforestazione delle fasce di mangrovie sono uno dei punti qualificanti del progetto “Giovani resilienti”, che CELIM sta portando avanti insieme a 1.553 giovani nei distretti di Lugela, Inhassunge e Morrumbala. In Mozambico, la fascia verde dei mangrovieti è in pericolo. Ad oggi si stima che oltre il 60% della popolazione del Paese viva nella zona costiera e sia fortemente dipendente dalle risorse e dagli ecosistemi costieri. “Di conseguenza – continua Marco -, la mangrovia è stata oggetto di sfruttamento a causa dell’alta pressione umana associata alla povertà e allo sviluppo delle aree costiere, che ha portato al suo degrado in alcuni luoghi. Il nostro obiettivo è quindi quello di preservare questo patrimonio”.

L’azione di riforestazione procede parallelamente a pratiche agroforestali e ad attività di sensibilizzazione ambientale. “In questo modo – conclude Marco -, sarà possibile incidere non solo sulla preservazione dell’ambiente, ma anche sul miglioramento di quei territori degradati che, a oggi, diminuiscono la resilienza delle comunità locali e le mettono a forte rischio di fronte ai cambiamenti climatici”.

I germogli delle piantine di mangrovia
I germogli delle piantine di mangrovia
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