È difficile lasciarsi alla spalle la vita in strada. Per un ragazzo o una ragazza, senza una famiglia o con una famiglia distrutta, la strada è tutto. È violenza, sopraffazione, droga, alcol. Ma è anche un mondo dove regole non scritte offrono un minimo di sicurezza a chi è stato abbandonato. Non quindi è facile offrire a questi giovani un’opportunità che li aiuti a staccarsi da una vita di emarginazione. Attraverso Street Children, CELIM sta portando avanti in Zambia un progetto che intende proteggere i diritti dei ragazzi vulnerabili offrendo educazione di qualità e attività ricreative, migliorando i servizi dei centri che li accolgono e promuovendo il reinserimento nelle famiglie.

Per lo Zambia quello dei ragazzi di strada è un grande problema. Secondo il National Child Policy, nel Paese vivono tra i 13 e i 14.000 ragazzi (85%) e ragazze (15%) di strada. La maggior parte sono orfani, poveri e con bassissima scolarizzazione. Questa condizione li porta a vivere di lavoretti saltuari oppure mendicando. Uno su quattro dorme per strada, esposta a violenze e abusi.

I primi risultati del progetto iniziano però a vedersi. A dicembre lo staff di CELIM e del Mthunzi Centre hanno condotto attività di verifica nei vari compound di Lusaka, per rilevare concretamente i benefici del progetto sugli ex street children e sulle loro famiglie. «Quest’ultime – spiegano gli operatori di CELIM – si sono dette soddisfatte del miglioramento nella condizione di vita dei loro figli, nonché felici dell’enorme opportunità che è stata data ai loro ragazzi, a livello di inclusione sociale ed educativa».

Inoltre, in previsione della ripresa delle lezioni scolastiche nel 2023, il nuovo Rescue Centre (un centro di prima accoglienza) ha subito un importante lavoro di restauro e miglioramento, con l’installazione di serbatoi di raccolta dell’acqua, la posa di una nuova cucina e la ripittura di tutte le pareti interne, nonché l’acquisto di nuovi tavoli e panche dove poter seguire lezioni e attività extrascolastiche. «Così facendo – spiegano gli operatori di CELIM -, sono state migliorate l’accoglienza e l’ospitalità che tale centro riserva a bambini e bambine provenienti dalla strada, in attesa di potersi ricongiungere con i loro famigliari».

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