In Mozambico, CELIM sta costruendo le case per le mangrovie. A Gonhane, nel distretto di Inhassunge, è stato allestito il primo vivaio per ospitare le piantine di mangrovia. Un altro, uguale, sorgerà a Nande, sempre nel distretto di Inhassunge.

«Verranno prodotte diecimila piante alla volta per ogni ciclo – spiega Marco Andreoni e Sofia Saraiva di CELIM in Mozambico -. Pensiamo di mettere a dimora almeno ventimila piante all’anno per ognuno dei due vivai». L’obiettivo del Mozambico e di CELIM, attraverso il progetto Giovani resilienti, è quindi quello di preservare questo patrimonio.

«La legna ottenuta dal taglio delle piante – spiegano Marco e Sofia di CELIM Mozambico – viene utilizzata per produrre carbone, impiegato per cucinare o riscaldarsi, e per costruire le abitazioni. I mangrovieti  sono quindi oggetto di uno sfruttamento massiccio che, spinto anche dalla povertà, ha portato al suo degrado di ampie fasce del litorale. Le mangrovie sono importanti perché intorno a esse si crea un ecosistema unico, con altre specie vegetali, pesci e crostacei, e indispensabile per la costa e per le comunità che vivono lì».

Piantumare le mangrovie ha un grande valore ambientale, ma anche sociale. Ricreando un habitat, si aiutano le comunità a crescere secondo modelli di sviluppo sostenibile e combattendo i devastanti effetti dei cambiamenti climatici.

 

 

Il vivaio di Gonhane
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