Mozambico | Piccole mangrovie crescono

Tutela dell’ambiente, attività agroforestali e piscicoltura: proseguono le attività di Giovani Resilienti, progetto che CELIM sta portando avanti in Mozambico insieme ai ragazzi e alle ragazze per sviluppare attività economiche sostenibili e coinvolgendoli nella gestione delle risorse naturali e nella mitigazione e prevenzione dei rischi legati al cambiamento climatico.

Nelle scorse settimane sono state messe a dimora nei vivai decine di piantine di mangrovia che verranno poi piantumate nell’ambito di un vasto piano di riforestazione delle coste. “Ad oggi – spiega Marco Andreoni di CELIM Mozambico – si stima che oltre il 60% della popolazione mozambicana viva nella zona costiera e sia fortemente dipendente dalle risorse e dagli ecosistemi costieri. Di conseguenza, la mangrovia è stata oggetto di sfruttamento a causa dell’alta pressione umana associata alla povertà e allo sviluppo delle aree costiere, che ha portato al suo degrado in alcuni luoghi. Il nostro obiettivo è quello di preservare questo patrimonio anche per creare una barriera contro i disastri naturali sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici”.

L’azione di riforestazione procede parallelamente a pratiche agroforestali e piscicoltura. Nelle ultime settimane, gli operatori CELIM hanno lavorato insieme ai contadini per piantare ananas. Una coltura che permetterà alle famiglie degli agricoltori di ottenere frutti che potranno consumare direttamente o vendere sui mercati. Sul fronte della piscicoltura, sono stati seminati altri avannotti negli stagni ultimati. Anche in questo caso le famiglie che gestiscono gli stagni avranno a disposizione pesci che arricchiranno la loro dieta e che potranno anche essere venduti sui mercati locali per integrare i loro redditi.

“Sono azioni – conclude Marco – che permetteranno di incidere non solo sulla preservazione dell’ambiente, ma anche sul miglioramento di quei territori degradati che, a oggi, diminuiscono la resilienza delle comunità locali e le mettono a forte rischio di fronte ai cambiamenti climatici”.