Il centro di pesca di Bras, nel distretto di Mopeia, della provincia mozambicana di Zambezia ha ora un affumicatoio del pesce. È il risultato di una sessione di formazione realizzata nei giorni scorsi nell’ambito del progetto Miele, Pesca e Nutrizione, realizzato da Cefa – Il seme della solidarietà e CELIM Milano.
Quindici pescatori e dieci donne hanno partecipato alla formazione. Un tecnico della Direzione agricoltura e pesca della Zambezia e due tecnici di pesca del progetto hanno guidato la formazione. Anche il direttore dei servizi di attività economiche distrettuali di Mopea è stato invitato. “La presenza delle donne è stata rilevante in quanto sono spesso le mogli dei pescatori ad occuparsi delle operazioni post-pesca (pulizia dei pesci, affumicatura/essicazione, conservazione e preparazione o vendita)”, spiega Sofia Saraiva, operatrice di CELIM in Mozambico.
L’uso di forni è molto diffuso a livello locale, spesso si usano, però, forni rudimentali e precari (che devono essere continuamente ricostruiti) e che non garantiscono buone condizioni igieniche. Un’altra pratica è quella di scavare una buca nel terreno, creare un fondo di legna e appoggiare sopra il pesce che viene coperto poi con fogliame. Anche in questo caso si tratta di un metodo che non garantisce la qualità del prodotto finale.
“I forni – conclude Sofia – andranno ad aggiungersi agli essicatoi solari. Forno ed essicatoio costituiranno un’unità di trasformazione del pesce in ogni centro di pesca. L’obiettivo di questa attività è formare adeguatamente i pescatori così che possano in futuro non solo utilizzare le unità realizzate, ma anche costruirne di nuove”.