Il progetto vuole contribuire a rafforzare la sicurezza alimentare dei gruppi vulnerabili delle Province di Zambezia (distretti di Luabo, Mopeia) e Sofale (Caia) attraverso il miglioramento delle abitudini alimentari e della qualità della dieta di 760 nuclei familiari.
Gli obiettivi saranno raggiunti attraverso un intervento di supporto sia all’educazione nutrizionale e all’igiene degli alimenti sia all’apicoltura e alla pesca fluviale di piccola scala.
70% dei beneficiari applica principi di buona alimentazione
Pescato aumentato del 17% all’anno
20 kg di miele prodotto all’anno per apicoltore
Per Pedro e Bento le api sono una passione che ha saputo trasformarsi in un lavoro e in una forma di tutela dell’ambiente. “Abbiamo iniziato per caso – raccontano -. Catturavamo le api in montagna, negli alberi, nelle buche. Non conoscevamo né le tecniche per l’allevamento delle api né quelle della raccolta di miele”.
Il miele raccolto non veniva però selezionato. “Non sapevamo fare la selezione del miele – spiegano – e, in particolare, distinguere quello vergine da quello maturo. Ciò che ci mancava era soprattutto la parte tecnica per un corretto allevamento e produzione. Inoltre, non avevamo arnie adeguate per la pratica dell’apicoltura”.
Poi l’incontro con CELIM: “Quello che è cambiato è la nostra conoscenza delle tecniche di allevamento delle api e la disponibilità di materiale adatti”.
Ciò ha garantito entrate suppletive, ma ha anche offerto un contributo all’ambiente. “Non tagliamo più la legna nelle zone dove ci sono le nostre api – concludono – e non lasciamo che vengano appiccati incendi nel nostro apiario”. Una svolta per la loro vita.
Nella Provincia di Sofala il 58% della popolazione vive in condizioni di povertà assoluta e il 37,5% è affetta da denutrizione. La Provincia della Zambezia è la seconda più popolata del Paese, con il 78% della popolazione che vive in aree rurali, il 70% sotto la soglia di povertà. La Provincia dispone di 8.000.000 di ettari coltivabili di cui però solo il 18% è in uso e ha buone potenzialità per una produzione agricola diversificata e di una vasta rete idrografica. Tuttavia le attività agricole hanno carattere di sussistenza e sono poco diversificate.
In Zambezia e a Sofala, gli abitanti hanno una dieta non diversificata a causa della scarsa varietà di alimenti e il basso livello di consapevolezza nella popolazione sull’importanza di una dieta equilibrata, sulla necessità di consumare un adeguato numero di pasti giornalieri, nonché sulla necessità di adottare pratiche igieniche adeguate per conservare e preparare i cibi.
Un altro problema è l’uso di tecniche rudimentali. La pesca fluviale è praticata con imbarcazioni inadeguate e con tecniche di cattura poco efficaci e sostenibili, come reti a maglia fine che catturano gli avannotti. Questo, insieme al degrado della vegetazione lungo i fiumi e dei mangrovieti, ha ripercussioni sulla diminuzione della quantità di pesci. Anche l’apicoltura è praticata utilizzando tecniche e attrezzature poco sostenibili, come le arnie tradizionali ricavate da tronchi d’albero scavati e che comportano la perdita della colonia nella raccolta. Inoltre, qualità e quantità del miele sono molto più scarse rispetto a quelle ottenute con tecniche più avanzate.
Allo stesso modo sono poco sviluppati anche i processi di post produzione. La mancanza di conoscenze delle tecniche di lavorazione e di conservazione dei prodotti ittici e la non lavorazione dei prodotti agricoli ha ripercussioni sulla loro difficile commercializzazione.
Il progetto intende fronteggiare tali problematiche promuovendo l’educazione nutrizionale e sostenendo apicoltura e pesca fluviale di piccola scala.
Il progetto intende migliorare lo stato nutrizionale dei gruppi vulnerabili delle comunità attraverso tre risultati:
Titolo del progetto: Miele, pesca e nutrizione. Riduzione dell’insicurezza alimentare nelle popolazioni dei distretti di Caia, Luabo e Mopeia – Province di Sofala e Zambezia – Mozambico
Responsabile del progetto: Lara Viganò, mozambique@celim.it
Date: giugno 2022- maggio 2023
Partner: CEFA (capofila), Serviço Distrital de Actividades Económicas di Caia, Luabo e Mopeia (controparte locale)
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