Gli avannotti sono arrivati a casa. Nei giorni scorsi i piccoli sono stati seminati negli stagni di Inhassunge, distretto mozambicano sull’Oceano Indiano. Appartengono tutti alla specie tilapia mossambicus, selezionata in un laboratorio per essere più resistente rispetto alla comune tilapia nilotica. Nelle intenzioni dei ricercatori dovrebbero essere più adatta alle acque salmastre. Arrivati da Maputo via aereo, sono stati messi prima in vasche speciali per farli abituare alle acque degli stagni e poi sono stati liberati direttamente nelle vasche.  Gli stagni saranno gestiti da otto famiglie locali. Nei primi sei mesi, saranno affiancate da un tecnico che trasmetterà loro le conoscenze necessarie per gestire l’acqua, poi diventeranno autonome e gestiranno.

“Adesso – osserva Marco Andreoni, responsabile Paese di CELIM in Mozambico -, i piccoli cresceranno e lentamente si trasformeranno in pesci che saranno venduti alla popolazione locale. Negli ultimi anni la domanda di pescato è aumentata notevolmente. Le persone del posto vengono nei nostri stagni a chiederci direttamente le tilapie. Per loro è un cibo nuovo che permette di arricchire la dieta. Per noi è un modo di promuovere un’attività sostenibile e in grado di fornire entrate suppletive alle comunità locali”.

L'arrivo delle casse di polistirolo con gli avannotti
Uno degli stagni dove sono stati liberati i piccoli di tilapia
La liberazione degli avannotti
La liberazione degli avannotti
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