A Valona è stato inaugurato, in occasione della Settimana dell’Italia 2023, il Centro di recupero delle tartarughe marine. La struttura, che ha sede presso la sede di Adzm Valona, è stata realizzata nell’ambito del progetto Naturalbania – tutela e crescita del patrimonio naturale albanese, su iniziativa di Aics Tirana, in collaborazione con Akzm (Agjencia Kombëtare e Zonave të Mbrojtura), CELIM Shqipëri, Vis Albania e Cesvi Albania. Il Centro è stato equipaggiato con la strumentazione veterinaria necessaria per prestare soccorso alle tartarughe, l’equipaggiamento per svolgere al meglio i monitoraggi delle coste alla ricerca dei loro nidi e il materiale informativo che permetta la scoperta di questi affascinanti animali e dell’ambiente in cui vivono.
Il mare Adriatico è una zona che vanta condizioni ottimali per le tartarughe marine poiché le acque sono molto basse e ricche di cibo e quindi permette loro di rimanervi per tutto l’anno. Sulle coste dei Paesi rivieraschi nidificano tre specie di tartarughe: la Caretta caretta (o tartaruga comune), la più numerosa, può raggiungere 110 centimetri di lunghezza e un peso di 180 chilogrammi; la Chelonia mydas (o tartaruga verde), lunga fino a 125 centimetri con un peso di 230 kg di colore tra il verde e il nero e un piastrone giallastro; la Dermochelys coriacea (o tartaruga liuto), di grandi dimensioni che può raggiungere i 2 metri di lunghezza e un peso di 600 chilogrammi.
L’Adriatico però non è privo di pericoli per le tartarughe. Sono diversi, infatti, i problemi in cui incorrono questi animali marini. Possono finire intrappolati nelle reti dei pescatori o ingerire un sacchetto di plastica credendolo una medusa. Per salvaguardare le tartarughe, CELIM, oltre a donare droni a tre parchi nazionali, ha lanciato nei mesi scorsi un’azione di sensibilizzazione dei pescatori per riuscire a salvare il numero più alto possibile di esemplari finiti nelle reti oppure ferite dalle eliche delle imbarcazioni o, ancora, sofferenti per aver ingerito o essere rimaste intrappolate nella plastica. CELIM poi lavora per ridurre la plastica in circolazione sia sulle coste sia in mare. Meno plastica serve a preservare l’ambiente e, con esso, si aiutano gli animali.
“Il centro – sottolinea Gerta Mehmeti, rappresentante Paese di CELIM – non sarà solo una clinica per tartarughe. In esso verranno portate avanti anche attività di sensibilizzazione con scuole, pescatori, turisti e cittadini. Parallelamente è stata portata avanti la formazione di otto persone tra ranger e veterinari che lavoreranno nel centro e con il centro. Da parte nostra non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione per questo bel risultato raggiunto”.