Il Bilancio sociale 2022 è online sul nostro sito. Pubblicarlo è un obbligo di legge ma, ancora di più, un obbligo morale. Attraverso questo documento noi adempiamo a un dovere, preso anzitutto verso di noi, di trasparenza. Ci raccontiamo. Descriviamo chi siamo, come siamo organizzati, come operiamo, quali interventi abbiamo fatto. Ma, soprattutto, facciamo emergere i valori che ispirano la nostra azione da 70 anni a questa parte.
Nell’introduzione al Bilancio sociale, Davide Raffa, il direttore di CELIM, ha scritto come, di fronte alle tragedie dell’immigrazione che periodicamente si ripetono, “ci rendiamo conto di quanto sia prezioso e fonte di speranza lavorare per un mondo più giusto e equo, cercando di garantire a tutti pari condizioni e opportunità”. Ed è per questo che è importante sfogliare queste pagine e a concentrarsi, come sottolinea sempre Davide Raffa, “sui numeri dei beneficiari delle azioni che abbiamo compiuto nel 2022. Questi numeri sono bambini, giovani, donne e uomini; agricoltori, educatori, studenti, insegnanti, tecnici, detenuti, micro imprenditori, educatori. Questi numeri sono vite che abbiamo incontrato e con cui abbiamo scelto di fare un tratto di strada insieme, nella condivisione di quello che si è e di quello che si ha, con il fine di costruire un futuro di pace, di giustizia, di diritti, di vita dignitosa”. Interventi che hanno riguardato Albania, Kenya, Kosovo, Kurdistan, Italia, Libano, Macedonia, Mozambico e Zambia e che sono stati possibili “anche grazie a te, donatore, che ci hai sostenuto”.
“Nel 2024 – conclude Raffa – festeggeremo i 70 anni di CELIM: sarà l’occasione per ringraziare chi ha avuto l’intuizione degli inizi e chi ha camminato con noi, ma anche per lanciare nuove sfide per il futuro” perché “c’è ancora bisogno di operai nella messe e confidiamo di essere nella direzione giusta per fare un buon lavoro”.
Bilancio sociale 2022 (pdf 5M)