Sul Kenya piove. Acqua a dirotto. Nirobi ha dichiarato domenica che il bilancio delle vittime di settimane di piogge devastanti e inondazioni è salito a 228 e ha avvertito che non vi è alcun segno di allentamento delle precipitazioni. Settimane di piogge stagionali più intense del solito, aggravate dall’andamento meteorologico di El Nino, hanno seminato il caos in molte parti dell’Africa orientale, una regione altamente vulnerabile ai cambiamenti climatici. “È una situazione seria e non dovremmo prenderla alla leggera”, ha detto il portavoce del governo keniano Isaac Mwaura durante un briefing sulla crisi.

Anche Caffè Corretto, il progetto che CELIM sta implementando nelle contee nelle contee di Kiambu e Embu per creare una filiera sostenibile del caffè keniano, ne sta subendo le conseguenze. “Il tempo è pessimo – spiega Francesca Franzetti, project manager di CELIM in Kenya -. Da giorni il cielo è plumbeo e, quando piove, l’acqua cade a scrosci, fortissima. Temporali così forti hanno ingrossato i corsi d’acqua e hanno danneggiato le infrastrutture. Molte strade sono diventate impraticabili gli spostamenti sono difficili. La corrente elettrica manca. Siamo stati a lungo senza elettricità”.

Le avverse condizioni meteo hanno portato a sospendere le attività del progetto. “In questi giorni era impossibile portar avanti qualsiasi attività – continua Francesca -. Avevamo in programma la terza sessione di formazione dei lead farmers (agricoltori che avranno il compito di formare altri contadini), ma abbiamo dovuto sospenderla. La pioggia cadeva troppo forte”.

Le piantagioni di caffè hanno avuto danni? “Al momento non lo sappiamo ancora – osserva Francesca -. Abbiamo chiesto ai responsabili delle quattro cooperative con le quali lavoriamo di valutare se le piante di caffè e i terreni sono stati danneggiati, quale sia l’entità dei danni e le implicazioni sull’attuale momento di raccolta del caffè. Ciò che possiamo dire è che le comunità dove operano le nostre cooperative non sono state colpite in modo serio e, comunque, molto meno rispetto agli insediamenti a valle. La capitale Nairobi e Kiambu hanno registrato forti disagi e distruzioni. Per quanto ci riguarda, stiamo riprogrammando le attività di maggio a giugno. Anche perché il meteo non dovrebbe migliorare nei prossimi giorni”.

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