Il conflitto che imperversa in Medio Oriente ha nuovamente travolto una terra già segnata da anni di sofferenza e difficoltà. Il Libano, una nazione dove, per anni, la speranza sembrava poter rifiorire grazie ai numerosi progetti umanitari e di sviluppo sostenibile, si trova oggi di fronte a una nuova crisi devastante. Le comunità, che avevano cominciato a ricostruire il loro futuro, sono state colpite da un’ondata di violenza che non risparmia nulla.
In questo momento di estrema emergenza, siamo al fianco dei nostri partner libanesi per rispondere con rapidità ed efficacia ai bisogni immediati della popolazione. Siamo impegnati a fornire un supporto concreto alle migliaia di famiglie sfollate nel sud del Paese, costrette ad abbandonare le proprie case e a vivere in condizioni di estrema precarietà. Queste persone hanno perso tutto: casa, beni essenziali e, soprattutto, la sicurezza di un domani.
Non possiamo permettere che la burocrazia rallenti i soccorsi. Mentre i grandi donatori e le istituzioni internazionali avviano i loro processi per lo sblocco dei fondi, è indispensabile agire subito.
Ogni contributo ci permetterà di intervenire tempestivamente e portare assistenza a chi ne ha più bisogno, senza perdere un solo istante.
I fondi raccolti saranno destinati direttamente alla nostra controparte locale, El Khalil Foundation, per realizzare interventi cruciali nelle aree più colpite, come:
Le aree di intervento includono:
Nella sola regione di Nabatieh si contano oltre 100.000 profughi di guerra, un numero in continua crescita. In queste zone, mentre il personale espatriato di CELIM è stato rimpatriato per motivi di sicurezza, i nostri collaboratori libanesi sono rimasti sul campo, spinti dal profondo senso di responsabilità verso la loro comunità. Nonostante le difficoltà, questi operatori locali stanno coraggiosamente continuando a prestare il loro servizio umanitario, offrendo aiuto a chi ne ha più bisogno.