L’olivicoltura è un settore agricolo fondamentale per il Libano. Circa il 60% della produzione agricola è legata agli oliveti dai quali si raccolgono le olive  principalmente per l’olio. Negli scorsi anni, CELIM è stata impegnata, attraverso il progetto Olio e olive di qualità, nella creazione di una filiera dell’olivicoltura sostenibile e di qualità che ha portato alla realizzazione di un olio venduto sul mercato nazionale e internazionale. Oggi, mentre si celebra la Giornata mondiale dell’olivo, tutto questo è messo in forse. I bombardamenti sul Sud del Libano  hanno provocato una significativa devastazione, inclusa la distruzione di vasti uliveti. Le aree più colpite si trovano a nord della Linea Blu, una zona spesso al centro delle tensioni e nella quale CELIM ha operato. Secondo analisi e rapporti, circa 12 milioni di metri quadrati di terreni agricoli, tra cui uliveti, piantagioni di banane e agrumeti, sono stati danneggiati, con intere coltivazioni bruciate e rese inutilizzabili. Anche il bestiame e gli alveari sono stati distrutti, aggravando ulteriormente l’impatto economico e ambientale della guerra.

Il Consiglio del Sud del Libano stima che i danni complessivi all’agricoltura e alle infrastrutture abbiano superato 1,7 miliardi di dollari. Questi eventi hanno anche provocato la fuga di oltre un milione di persone dalle loro abitazioni, con gravi conseguenze umanitarie nella regione. Le forze internazionali di pace (Unifil) hanno descritto la devastazione come “scioccante”. La situazione ha generato un impatto profondo sia dal punto di vista ambientale sia socio-economico, danneggiando un settore chiave dell’economia libanese come l’olivicoltura.

CELIM non poteva essere insensibile a questa situazione. Per questo motivo ha lanciato una raccolta fondi. Il contributo ci permetterà di intervenire tempestivamente e portare assistenza a chi ne ha più bisogno. I fondi raccolti saranno destinati direttamente alla nostra controparte locale, El Khalil Foundation, per realizzare interventi cruciali nelle aree più colpite, come:

  • Distribuzione di aiuti umanitari essenziali: stufe, coperte, alimenti, kit igienici e prodotti per bambini, indispensabili per affrontare l’inverno e le difficoltà quotidiane.
  • Allestimento di shelter e centri di accoglienza: offriamo rifugi sicuri per le famiglie sfollate, collaborando con le autorità locali per identificare edifici e strutture idonee.
  • Prima assistenza medica e supporto psicologico: oltre agli aiuti materiali, garantiamo cure sanitarie di base e supporto psicologico, fondamentale per aiutare le persone a superare il trauma della guerra.

Si interverrà nel Governatorato di Nabatieh, Municipalità di Hasbaya e nella periferia di Beirut.

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