In Zambia, dove il 10% della popolazione convive con una disabilità, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), l’accesso all’istruzione e alle opportunità lavorative per le persone con disabilità rappresenta una sfida significativa. La mancanza di infrastrutture adeguate, pregiudizi sociali e risorse limitate continuano a ostacolare l’inclusione. In questo contesto iniziative come il Progetto Edu-Care stanno dimostrando come sia possibile fare la differenza attraverso un approccio mirato e innovativo.

Negli ultimi due anni, il Progetto Edu-Care ha promosso un progresso significativo nell’educazione inclusiva in 13 scuole tra Lusaka e Ndola. Attraverso una formazione intensiva, 308 insegnanti statali, 36 membri del personale ausiliario e 27 dirigenti scolastici hanno acquisito conoscenze teoriche e competenze pratiche per fornire un’istruzione inclusiva di alta qualità. Questo lavoro si è concentrato su patologie come l’epilessia e l’autismo, con il supporto di esperti provenienti da Zambia, Stati Uniti, Italia e Kenya e con la costruzione e l’apertura di un centro specializzato nel trattamento e nella diagnosi di queste patologia a Ndola.

Uno dei risultati più impressionanti del progetto è stato l’aumento del 40% nel numero di bambini con disabilità che frequentano le scuole. Questo traguardo è stato reso possibile da miglioramenti infrastrutturali, tra cui la costruzione di 34 rampe, 17 mini-rampe e 3 nuovi blocchi servizi igienici inclusivi. Questi interventi hanno abbattuto barriere fisiche, permettendo a più studenti di partecipare attivamente alla vita scolastica.

L’impatto del Progetto Edu-Care non si limita alle aule scolastiche. A Kanyama, Lusaka, è stato inaugurato un Centro Teveta, ora pienamente operativo, che offre formazione professionale inclusiva per studenti con e senza disabilità. Il centro include anche servizi di job coaching, aiutando i giovani con disabilità a trovare occupazione o avviare attività autonome. Grazie a questo approccio, il numero di giovani con disabilità formati e inseriti nel mondo del lavoro è aumentato del 215% dall’inizio del progetto.

Parallelamente, Edu-Care ha investito in attività ricreative inclusive, costruendo due campi da basket, una classe di musica e una di teatro. Il numero di studenti coinvolti è salito da 20 a 381, il 64% dei quali sono studenti con disabilità. Queste attività non solo offrono opportunità di crescita personale, ma favoriscono anche la coesione sociale, permettendo agli studenti di valorizzare le capacità dei loro compagni al di là delle loro disabilità.

Lo Zambia ha ancora molta strada da fare per garantire piena inclusione sociale alle persone con disabilità. Secondo un rapporto dell’Unicef, solo il 2% dei bambini con disabilità frequenta la scuola secondaria, mentre l’accesso all’istruzione superiore e al lavoro rimane estremamente limitato. Tuttavia, progetti come Edu-Care dimostrano come un approccio integrato e sostenuto possa trasformare il panorama educativo e lavorativo, offrendo nuove speranze per un futuro inclusivo.

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