In tutto il mondo, la produzione di rifiuti sta aumentando. Nel 2016, secondo i dati forniti dalla Banca Mondiale, le principali metropoli hanno generato 2,01 miliardi di tonnellate di rifiuti solidi, che equivale a 0,74 chilogrammi per persona al giorno. Con la rapida crescita della popolazione e l’urbanizzazione in corso, si prevede che la produzione annuale di rifiuti aumenti a 3,40 miliardi di tonnellate nel 2050. Sono questi i dati su cui riflettere nella Giornata mondiale del riciclo che si celebra oggi, lunedì 18 marzo, che vuole sensibilizzare appunto sulla necessità di riusare materiali e oggetti per preservare le risorse naturali del pianeta dal sovrasfruttamento.
Scommettiamo sui giovani
Il tema all’attenzione in questa seconda edizione della giornata mondiale è «Il riciclo nel futuro», in cui si valorizza il potere della gioventù, dell’istruzione e dell’innovazione per garantire un futuro al pianeta. Obiettivo a cui tutti dobbiamo puntare, dunque, è l’economia circolare cioè l’uso di oggetti e il riuso dei materiali riciclabili che vanno considerati non rifiuti ma risorse con cui produrre qualcos’altro. Un processo virtuoso che aiuta la sostenibilità ambientale e riduce le emissioni di gas serra, che può creare ricchezza e posti di lavoro grazie anche a nuovi impianti industriali.
Attualmente a pagare il prezzo più alto di questa massa di rifiuti sono i Paesi in via di sviluppo, in particolare i poveri delle città. Sono le persone maggiormente colpite da una gestione non sostenibile degli scarti. Nei paesi a basso reddito, oltre il 90% dei rifiuti viene infatti smaltito in discariche non regolamentate o bruciate all’aperto. Queste pratiche creano gravi conseguenze per la salute, la sicurezza e l’ambiente. I rifiuti mal gestiti costituiscono un terreno fertile per i vettori di malattie, contribuiscono al cambiamento climatico globale attraverso la generazione di metano e promuovono persino la violenza urbana.
I più poveri, i più colpiti
Gestire correttamente i rifiuti è essenziale per costruire città sostenibili e vivibili, ma rimane quindi una sfida per molti Paesi e città in via di sviluppo. Una gestione efficace dei rifiuti è costosa, spesso comprendente il 20% -50% dei budget municipali. Il funzionamento di questo essenziale servizio municipale richiede sistemi integrati efficienti, sostenibili e sostenuti socialmente.
CELIM è impegnato sul fronte del riciclo dei rifiuti. Con un progetto in Albania e uno in Mozambico sta cercando di promuovere una cultura di riduzione e di riutilizzo degli scarti. Come? Vieni a scoprirlo!
> Mozambico: Puliamo Quelimane
> Albania: Conservazione delle aree protette