«Ogni ripartenza ha di fronte a sé molti punti di domanda, ma offre anche nuove opportunità. Starà a noi coglierle per rilanciare la nostra azione. «Vivi per te stesso e vivrai invano – ha detto Bob Marley – vivi per gli altri e ritornerai a vivere». Questa è la nostra strada maestra»

Editoriale «Ad Lucem», n. 2/2021

È uscito il n. 2/2021 di «AdLucem». Nel nuovo numero mettiamo in evidenza l’importanza dei temi ambientali nei nostri progetti.

L’editoriale del direttore – Ripartire dalle radici

Albania – Un marchio etico e per aiutare l’ambiente e sostenere una nuova etica commerciale (Progetto – «NaturAlbania»)

Italia – Green School, ecologia in aula (Progetto – «Green School»)

Kenya – Orti in Kenya, non solo nutrimento (Progetto – «Coltivare il futuro. Filiere agricole ecosostenibili»)

Zambia – Ragazzi di strada, rinascita e riscatto (Progetto – «Street Children»)

Mozambico – Allevare pesce, cibo più sano (Progetto – «Giovani resilienti»)

Libano – Olio e ambiente, filiera ecostenibile (Progetto – «Olio e olive di qualità»)

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Il 2022 sarà l’anno della definitiva ripresa? Difficile dirlo. Le incognite sono ancora molte. La prima è certamente quella sanitaria. Il Covid-19 è un virus sfuggente che rinasce ogni volta che sembra sconfitto. La speranza di aver finalmente superato la pandemia è stata annichilita più volte con contagi in ripresa e nuove vittime.

Da questa incognita ne discendono altre: la possibilità di riprendere a pieno ritmo i progetti in Italia e all’estero; l’opportunità di organizzare iniziative che coinvolgano i soci, i volontari, gli amici, i donatori; la prospettiva di riprendere le attività con i ragazzi in presenza. In questi mesi abbiamo fatto tutto il possibile, nell’ambito delle norme di sicurezza, per ribadire la nostra presenza. Per affermare che, anche in tempi difficili come quelli che abbiamo attraversato e, si spera, abbiamo messo alle spalle, non è impossibile portare avanti progetti di sviluppo.

Ammettiamolo: non è stato semplice. L’uso, pur indispensabile, delle tecnologie, non sostituisce il contatto umano, la relazione, l’amicizia. Tutte cose essenziali per una Ong come CELIM.

Ciò è stato possibile perché alla base della nostra azione, non c’è solo la competenza di seri professionisti. Ma la professionalità è innervata da valori profondi che ci sostengono e ci spingono avanti. Il valore della solidarietà verso le comunità del Sud del mondo, senza mai dimenticare la comunità nella quale viviamo.

Questo bagaglio ci ha accompagnato in questi mesi e ci accompagnerà nei prossimi. Sarà un periodo non facile perché, come diceva Francesco Guccini, c’é da «costruire su macerie» Si dovrà ripartire con nuovo slancio verso nuovi obiettivi sapendo che molti paradigmi sui quali si fondava la nostra azione sono in tutto o in parte cambiati. Ogni ripartenza ha di fronte a sé molti punti di domanda, ma offre anche nuove opportunità. Starà a noi coglierle per rilanciare la nostra azione. «Vivi per te stesso e vivrai invano – ha detto Bob Marley – vivi per gli altri e ritornerai a vivere». Questa è la nostra strada maestra.